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domenica 8 luglio 2012

Immobilismo Napoli.

Aurelio the President
Salve amici rieccomi a scrivere qualcosina tempo permettendo!
Allora vogliamo parlare un po di questo immobilismo della nostra cara società? Ormai siamo a -1 dalla partenza per il ritiro e la casella degli acquisti e ancora ferma a quota 0. Tanti i nomi fatti dalla fine del campionato ad oggi, ma di concreto ancora niente. Mazzarri la sua lista l'ha consegnata al caro De Laurentiis, ma i nomi fatti dal toscano sono altisonanti. Si va da Jvanovic e Meireles del Chelsea, Boateng e  Tymoshchuk del Baiern Monaco, per arrivare ai vari Diarra, Flamini e Felipe Melo! Trattative difficili da concretizzare ma sempre per lo stesso motivo, il monte ingaggi. Quelli sopra citati sono ottimi giocatori e molti di loro sarebbero anche disponibili a trasferirsi a Napoli, ma giustamente direi, pretendono un ingaggio adeguato al loro livello. Per questo motivo credo proprio che quei nomi, saranno destinati a rimanere belli e scritti sulla carta. Qualcosa di più fattibile si sta muovendo sul mercato Italiano, come sempre l'asse principale è quello che porta a Udine dal caro(anche dal punto di vista economico) amico Pozzo. Tre sono gli elementi che piacciono maggiormente, il duo colombiano Armero Cuadrado, ed il Marocchino Benatià. Voci insistenti dell'ultim'ora, narrano di una trattativa in dirittura di arrivo per il primo dei Colombiani Armero.   Un esterno mancino tutta grinta è velocita, una vera freccia sull'out sinistro molto buono anche tecnicamente. Un elemento di sicuro affidamento già collaudato al campionato italiano e congeniale al modulo di Mazzarri. Domani sapremo meglio se effettivamente si è conclusa positivamente la trattativa. Per gli altri 2 vedremo se ci saranno novità a seguire. Per tutti gli altri rinforzi, ripeto i nomi fatti sono stati tanti ma non è questo il problema. Il punto è che mai come quest'anno non si è ancora preso nessuno, anzi è anche stato ceduto un certo Lavezzi e non so se mi spiego. Certo ce da dire che il Napoli deve fare solo 3/4 innesti mirati, quindi in teoria mancando ancora 2 mesi alla fine del calcio mercato, ce tutto il tempo per fare scelte oculate e di qualità., ma credo che almeno un paio si dovrebbero prendere adesso, così da fargli fare il ritiro ed integrarsi con il resto del gruppo. In conclusione spero solo che la società ci faccia qualche colpo tipo alla Cavani, si muovi sotto traccia e tiri fuori il coniglio dal cilindro stupendoci con dei nomi mai fatti da nessuno. Come si dice in questi casi, chi vivrà vedrà.

martedì 3 luglio 2012

Ezequiel Ivan Lavezzi una favola moderna!



C'era una volta, un folletto di Villa Gobernador Galvez di nome Ezequiel Lavezzi, che tutti chiamavano semplicemente Pocho. Era un ragazzo timido ed introverso, ma che fin da bambino, aveva un unica ambizione nella sua vita.........Quale? Quella di giocare al pallone! Man mano che diventava grande, anche la sua passione per il calcio aumentava sempre di più. E fu proprio quel suo grandissimo amore, unito ad una fortissima determinazione, che lo portarono finalmente un giorno a calcare i campi di calcio. Cominciò presto il piccolo Pocho,  già all'età di 12 anni scorrazzava in lungo e in largo sui campi di gioco della sua Argentina. Impressionava in quanto a velocità e doti tecniche, quelle stesse doti che lo portarono un giorno, a conquistare il torneo di clausura 2007 con la maglia del San Lorenzo de Almagro! A quel punto il giovane Pocho decise che ormai l'Argentina gli stava stretta voleva sfondare, aveva voglia di altri stimoli, sfide diverse, nuove avventure e altri palcoscenici in cui farsi applaudire,  osannare, amare. Era come un gladiatore, che non aspetta altro che scendere nell'arena per combattere. Aveva in corpo così tanta grinta ed esplosività, che avrebbe voluto spaccare il mondo! Le idee le aveva molto chiare il nostro furetto argentino, voleva attraversare l'atlantico ed approdare nel vecchio continente. Quell'Europa che per tutti i calciatori sud americani, è terra da conquistare se si vuole avere la consapevolezza, di essere davvero diventati calciatori con la C maiuscola......La vedono da lontano  di riflesso nelle onde dell'oceano che li divide, sanno che tutti gli sforzi, ogni singola goccia di sudore versato e tutti i sacrifici compiuti, saranno stati fatti solo per riuscire a raggiungere quella terra promessa, in cui fortuna e gloria, ricompenseranno in toto ogni loro abnegazione. Ma questo lo sapeva bene anche il nostro Ezequiel! Ci andò vicino quando 2 anni prima nel 2005, accarezzò il sogno di giocare in Italia, in quel Genova neo promosso in A pieno di nuovi stimoli, nuove ambizioni e con un Preziosi che voleva fare le cose in grande. Infatti decise di puntare su quel giovanotto dalle belle speranze proveniente da terre lontane. Ebbe un brutto risveglio però il Pocho e a causa della retrocessione in C1 per illecito sportivo della  squadra Ligure, dovette rientrare in patria. Riuscì a non abbattersi però, tenne duro e dopo un periodo non proprio felice, dove addirittura pensò di lasciare il calcio, finalmente il 6 Luglio del 2007 riuscì a coronare il suo sogno.
Presentazione di Lavezzi e Hamsik
 Era una calda e assolata giornata d'estate, in una sala del Holiday in di Castel Volturno, con la faccia spaesata ed il suo fare introverso, cominciò la sua avventura alla corte del Napoli. Qui amici miei, inizia una storia nella storia. Quella di un funambolo del pallone, che mi ha fatto innamorare calcisticamente di lui! Ricordo ancora come se fosse ieri, il giorno della sua presentazione nella sede di Castel Volturno. C'eri tu tracagnotto non proprio col fisico da calciatore, ecco diciamo simpaticamente un pochettino fuori forma. Con te c’era un giovanotto di nemmeno 20 anni, un certo Marek Hamsik un altro che poi  avrebbe fatto molto parlare di se! Eravate quasi degli sconosciuti. Come si dice al giorno d'oggi, giovani di belle speranze. E devo dire che quelle speranze non sono state affatto disattese! Ricordo anche che dietro il tuo approdo a Napoli, mio caro Pocho, ci furono non poche polemiche. Noi tifosi ingordi Napoletani, eravamo appena ritornati in serie A. Pretendevamo, come se poi ci fosse quasi dovuto, che il presidente facesse una campagna acquisti stellare, neanche ci dovesse comprare Messi e Cristiano Ronaldo insieme. Invece arrivasti tu! Questo sconosciuto dal campionato argentino che nessuno aveva mai sentito nominare, non avevamo visto che qualche video su youtube. Promettevi bene grande corsa buona tecnica, ma noi volevamo i nomi altisonanti giocatori già affermati e di sicuro affidamento. Ti studiò bene l'allora Dg Pierpaolo Marino, riuscì ad essere lungimirante, vedere oltre il tuo sovrappeso e intravide in te quella scintilla di follia, che poi ti ha caratterizzato in tutti questi anni napoletani. Ti volle portare fortemente e a qualsiasi costo all’ombra del Vesuvio e fu proprio per questo motivo, che il nostro approccio nei tuoi confronti non fu proprio dei più semplici. Ma bastò poco tempo e qualche tua giocata a farci cambiare completamente idea nei tuoi confronti.
 Un primo saggio della tua bravura, ce lo desti in coppa Italia contro il Pisa, mettesti a segno una tripletta e cominciammo ad intravedere davvero quali erano le tue potenzialità. Ma la scintilla della tua follia si accese alla seconda giornata di campionato, quando  in un Udinese Napoli facesti letteralmente impazzire la difesa avversaria. Eri imprendibile un indemoniato, cercarono di arginarti ma non ci fu verso, servisti assist e segnasti anche un gol. Alla fine il risultato fu Udinese 0 Napoli 5 e li iniziò la storia d’amore tra te ed il calcio Napoli. In quella gara capimmo che eri davvero un fuori classe, avevamo un tesoro tra le mani che non poteva far altro che migliorare sempre di più! Non sei un tipo che segna tanto, infatti nei tuoi 5 anni Napoletani hai avuto sempre una media di 10 gol a stagione, ma il tuo lavoro in campo è fondamentale e quando mancavi si sentiva davvero tanto. Quando parti in velocità e punti un avversario sei inarrestabile, crei quella superiorità che è fondamentale nel gioco di qualsiasi squadra, e metti in condizioni gli attaccanti di andare in gol. Ma non voglio stare qui a rimembrare ogni tua gesta caro il mio Pocho, di emozioni ce ne hai date tante. Dai gol che ci hanno portato in Europa ai primi in Champions league di quest’anno fino ad arrivare all’ultima goccia di sudore versata con la maglia azzurra addosso, nella grandissima finale di coppa Italia del 20 Maggio scorso.
Vogliamo ricordarti sempre così Pocho!
 Come sempre non ti sei risparmiato nemmeno in quell’occasione, hai dato tutto fino all’ultimo ed alla fine quelle tue lacrime hanno detto tutto. Non era un pianto di gioia per il titolo vinto no, nei tuoi occhi si vedevano già scorrere tutte le cose belle che hai fatto in questi tuoi anni napoletani. E sapevi benissimo che eri arrivato all’epilogo della tua storia d’amore col calcio Napoli. Eri al capolinea di quel autobus azzurro su cui eri salito 5 anni fa, e da cui noi tifosi napoletani speravamo non scendessi mai. Ma come si dice d’altronde! “le cose belle prima o poi finiscono”.  In questi giorni tante persone stanno dicendo brutte cose su di te, molte lo fanno solo perché non vogliono accettare la tua partenza, altre per  denigrarti solamente. Ma io mi chiedo come si può anche solamente pensare di parlare male di te caro il mio Ezequiel. In questi tuoi 5 anni napoletani ci hai fatto divertire, ci hai emozionato e con quelle tue giocate folli e guizzanti spesso ci hai anche lasciato a bocca aperta. Devo dire che certi paragoni non si erano mai fatti per nessun a Napoli, anche perché non si può mischiare il sacro al profano, ma a volte ci hai davvero ricordato i bei tempi di Diego. Da parte mia Pocho voglio solo ringraziarti, mi hai reso ancora più fiero di essere tifoso del Napoli, e dopo tanti anni bui con addirittura un fallimento e la serie C, finalmente ci hai fatto togliere qualche bel sassolino dalle scarpe. Avrei ancora voluto vederti scorrazzare in lungo ed in largo nel San Paolo, per regalarmi quell’emozione che davvero partiva da dentro quando ti vedevo fiondarti palla al piede, ma ahimè questo non sarà più possibile. Adesso allieterai altre platee ed altri tifosi come me si innamoreranno di te, per questo non mi resta che farti il mio più grosso in bocca al lupo e come spero che tu faccia, porterai sempre Napoli e noi tifosi napoletani nel profondo del tuo cuore. Come si dice dalle tue nuove parti, au revoir Lavezzi sii sempre te stesso e ricordati che sarai sempre il nostro Pocho loco.


martedì 26 giugno 2012

Napoli 2012/2013?

Ciao ragazzi tutto bene? Visti i milioni di nomi che si stanno facendo ultimamente, dietro il mercato della nostra squadra e vista anche ancora la totale immobilità in tal senso della società. Proviamo allora a movimentare un po noi la situazione che ne dite?Infatti questa sera vi voglio chiedere la formazione che vorreste per il nostro Napoli la prossima stagione. Io vi do la mia ditemi che ne pensate,eccola qui:







                                                          De Sanctis(Rosati)


       Balzaretti(Campagnaro)                 Subotic(Cannavaro)                 Capuano(Britos)



Maggio(Zuniga)            Inler(Verratti)           Gargano(Mudingay)               Armero(Dossena)



                                                  Hamsik(Dzemaili)


                                                                                Pandev(Insigne)            


                                             Cavani(Maxi Lopez)


Terrei in rosa anche i vari: Aronica, Fernandez, Donadel e Vargas. Ditemi ora la vostra amici.

domenica 24 giugno 2012

Telenovella Verratti.


Eccomi qua ragazzi come va? Stavo leggendo in questi giorni della telenovela calcistica, che si sta svolgendo intorno al giocatore del Pescara Marco Verratti. Una piccola premessa. Quest’anno per seguire il nostro Lorenzo Il magnifico, mi è capitato spesso è volentieri di vedere le partite della squadra di Zeman. Come tutti noi sappiamo le compagini allenate dal boemo, sono alquanto proiettate all’attacco, ed infatti il trio Immobile, Sansovini e il nostro piccolo scugnizzo Insigne ha fatto sfracelli segnando la bellezza di 62 gol! Questo grazie anche all’estro e alle giocate illuminanti di questo piccolo genietto diciannovenne di nome Verratti. Man mano che vedevo giocare il Pescara, prendevo consapevolezza del talento di questo ragazzo. Aperture illuminanti, lanci millimetrici e grande personalità li in mezzo al campo. Più lo guardavo e più veramente sembrava di intravedere in lui l’erede naturale di Andrea Pirlo. A fine anno le presenze nel campionato cadetto sono state 31, ed oltre ai gol dei bomber sopra citati, un buona parte  del merito della promozione  in A del Pescara è dovuta anche a lui. In effetti come l’ho monitorato io, che non sono un addetto ai lavori, anche parecchi club importanti hanno cominciato a seguire questo talento in erba, e non è passato troppo tempo dalla chiusura dei campionati che sono cominciate a fioccare richieste ed offerte. Tante le squadre che si vociferava avessero intenzione di accaparrarsi il cartellino del giovane Marco, a partire proprio dalla neo squadra del tecnico Zeman. Infatti dopo lo straordinario campionato alla guida dei delfini abruzzesi, il boemo è tornato ad uno dei suoi vecchi amori la Roma. Ha provato a portarselo dietro nella capitale il vecchio volpone, ma non ci sono stati altro che sondaggi. Due sono state le società che si sono mosse con maggior convinzione nel voler strappare il cartellino del giovane Marco al Pescara, sono la Juve ed il Napoli. La società campana ha provato fin da subito ad imbastire una trattativa, visti anche i buoni rapporti che intercorrono tra il DeLa e Sebastiani, patron del Pescara, l’affare Insigne su tutti. Provò il Napoli a convincere subito il presidente degli abruzzesi, magari lasciandogli ancora il gioiello Insigne in prestito un anno in serie A, ma non riuscì nell’intento. A questo punto si inserisce prepotentemente la juventus, che a Martedì scorso(19 Giugno) si parlava di trattativa conclusa e discorso chiuso per Verratti alla corte di Conte.
Il presidente Abruzzese Sebastiani
Ma intoppi dell’ultim’ora sembra abbiano bloccato la trattativa per via delle contropartite tecniche che offriva la squadra piemontese. Il Pescara voleva comproprietà, mentre la Juve intendeva dare Bouy e Troisi solo in prestito secco. Fatto sta che Sebastiani ha deciso di frenare, proprio per non fare la fine di Immobile e Insigne quest’anno. Cioè quello di valorizzare i giovani degli altri e poi vederseli scappare via. Dopo la suddetta frenata di Martedì si è rifatto sotto anche il Napoli, che non solo ha un offerta migliore per il Pescara, ma come ribadito anche poco sopra, lascerebbe Verratti nella sua Pescara ancora per un anno spostando il suo approdo in Campania solo a partire dal campionato 2013/2014. La settimana prossima se ne saprà sicuramente di più su questo intrigo alla Beautiful.

giovedì 21 giugno 2012

Il punto sul calcio mercato!


Eccomi amici dopo 2 giorni di pausa trovo il tempo per scrivervi di nuovo! Oggi che dite vogliamo parlare un po di calcio mercato, della squadra azzurra?Bene esaminiamo un pochino ruolo per ruolo, che cosa ce all'orizzonte edi che cosa effettivamente avremmo bisogno. Partiamo proprio dalla retroguardia, la nostra difesa ad oggi conta abili è arruolati, il buon vecchio Aronica che ha appena rinnovato per un altro anno. Il nostro capitano Cannavaro, il roccioso Campagnaro a destra, Britos sfortunato quest'anno con l'infortunio e Fernandez il gaucho. Non ho incluso nell'elenco lo svincolato grava ed il sicuro partente Fideleff. Quest'anno le lacune e gli svariano in fase difensiva, ci sono costati il terzo posto e di conseguenza l'approdo in Champions league, quindi a mio modo di vedere deve essere questo il reparto che si deve migliorare maggiormente.Ci vorrebbero 3 nuovi innesti, quindi un centrale, un destro e un sinistro. A dire il vero sulla sinistra potremmo anche essere a posto, Britos l'anno prossimo partirà con un piglio diverso dopo aver smaltito per bene l'infortunio, e l'alternativa per farlo rifiatare è sempre il nostro lucchetto palermitano Totò Aronica. Però se per la sinistra potremmo dire di essere coperti, nelle altre 2 posizioni ci vogliono innesti importanti e di spessore.
Benatia
Abbiamo bisogno di un centrale forte fisicamente e di un sostituto di Campagnaro a destra. Si perchè il flaco Fernandez può essere un po un jolli per entrambi i ruoli, ma se si vuole fare il salto di qualità e garantire un turn over all'altezza, almeno 2 innesti ci vogliono. Ma passiamo a qualche nome papabile a ricoprire i suddetti ruoli, eliminati fin da subito i vari sogni ivanovic e coentraro per evidenti problemi di ingaggi, ritorniamo coi piedi per terra e spostiamo l'attenzione verso obbiettivi alla nostra portata. I nomi più gettonati del momento, portano nella gioielleria pozzo, dove ce più di un idea che riguardano il franco marocchino Benatià ed il colombiano Cuadrado.Il primo è un centrale di spessore e fisicità molto forte, il secondo esploso a Lecce quest'anno è un esterno destro dal talento indiscusso. Ma come tutti noi ben sappiamo, il caro pozzo se li fa pagare cari i suoi gioielli. Un altro nome caldo, è quello del brasiliano neo vincitore dell'Europa league con L'atletico Madrid Miranda. Piedi vellutati per lui elegante nell'uscire palla al piede, un difensore davvero di categoria superiore. In più ci sarebbero l'affare Zapata retrocesso col Villareal, ed i giovanissimi Mbiwa centrale neo campione di Francia col Montpellier e Capuano del Pescara su cui .però si è fiondato il Monacò. Il mio sogno nel cassetto per la difesa del Napoli, sarebbe il gigante serbo del Borussia Dortmund Subotic. Fisico da corazziere ma altrettanto elegante con la palla tra i piedi, tecnica sopraffina ed insuperabile di testa. sarebbe bello vederlo con la maglia azzurra addosso, ma ripeto resta il mio sogno.

Armero
Passiamo adesso alla linea di centrocampo, dove davvero abbiamo gli uomini contati. Anche qui servirebbero almeno 2 innesti, un esterno sinistro vista la sempre più probabile partenza di dossena, ed un medianone possente. per la fascia è da un po che si fa il nome del francese Cissoko, a quanto pare si sarebbe anche vicino a prenderlo, ma non arrivano ne smentite e ne ufficialità. Per come la vedo io il vero obbiettivo a sinistra, proviene sempre dall'allegra compagnia dei Pozzo. Si tratta del nazionale colombiano Pablo Armero, migliorato sensibilmente negli ultimi anni ad Udine. Un vero è proprio motorino inesauribile sulla sinistra, in grado di fare sia la parte offensiva che quella difensiva. Al centro invece serve qualcuno che faccia rifiatare sia Gargano che Inler, un bel medianone di stazza e fisicità per intenderci uno alla Diarrà (anche questo sogno irrealizzabile). 
Flamini
Sotto sotto si sta cercando di convincere Flamini del Milan ad accettare la destinazione Napoli, per il resto si ripensa a vecchi amori come Borja Valero del Villareal, o come si è visto nelle ultime ore, sferrare un attacco deciso al giovane Verratti del Pescara. Su lui sembrava averla spuntata la juve, ma nulle ultime ore sembra che la trattativa si sia bloccata ed il Napoli cerca di reinserirsi. Ho qualche perplessità su questo ragazzo, non nelle doti tecniche che sono di in dubbio valore, ma per quanto riguarda il suo impiego negli schemi di Mazzarri. Già perchè Verratti è un regista tipo Cigarini, e tutti noi sappiamo che col nostri mister non riuscì ad inserirsi come si deve.Ha idea di cambiare modulo Mazzarri? Non credo accadrà! Il discorso in attacco si può vedere in 2 modi diversi. Tutti sappiamo dell'imminente addio di Lavezzi, ce una frangia di tifosi che vorrebbe un gran colpo in attacco per sostituirlo degnamente. Poi ci sono quelli che la pensano come me, e che preferirebbero usare i soldi ricavati dalla sua vendita per rinforzare come si deve difesa e centrocampo. Per il dopo lavezzi innanzitutto è stato riscattato Pandev, che non avrà l'estro del pocho ma in quanto a visione di gioco non è secondo a nessuno. Se poi lo fai giocare con continuità, è anche più incisivo sotto porta dell'argentino, lo ha dimostrato abbondantemente nelle poche apparizioni fatte quest'anno. Poi io sono in linea col presidente quando dice che bisogna puntare sui nostri campioncini. Abbiamo Vargas che se si sblocca è un campione assoluto, e poi ce Lorenzo "il magnifico" due diamanti grezzi, che hanno bisogno solo di giocare per cominciare a brillare di luce propria. Quindi avanti Mazzarri largo ai giovani! 
Van Wolfswinkel
Un unica cosa ci vorrebbe in attacco, una prima punta che faccia rifiatare Cavani e non fare la fine di quest'anno, che si era prolungato il contratto a Lucarelli e bastava lui, tutti poi abbiamo visto come è finita. Si fa il nome di Maxi Lopez e di Van Wolfswinkel gioiellino olandese, che sia uno di questi due o un altro una punta ci vuole.

Doumbia
Per quelli che vorrebbero il colpo al posto del Pocho, ci sono 2 nomi che sono caldi. Si tratta di yoyo Jovetic dei viola, che però i della Valle dicono di aver tolto dal mercato, ma di contro dicono anche che costa 30 milioni (non vi sempra un po un contro senso sta cosa?). Oppure ci sarebbe Doumbia seconda punta di fantasia della Costa D'avorio, milita nelle fila del Cska di Mosca. Anche qui ci vorrebbero almeno una ventina di milioni per portarlo a casa, ma il compagno d'attacco in nazionale di Drogba ha dei colpi da vero fuori classe, e si vocifera che gradirebbe la destinazione Napoli. Be che altro dire amici, sarà il tempo a toglierci i dubbi, nel frattempo ditemi cosa ne pensate.


























martedì 19 giugno 2012

Giovani si o giovani no?

"Il Magnifico"
Salve amici, oggi voglio trattare un po l'argomento giovani, che come tutti ben sappiamo a Napoli è sempre una questione alquanto delicata. Tutti noi sappiamo benissimo che il nostro mister Mazzarri, quando si è trattato di giovani non sempre è stato all'altezza di gestirli come si deve. Qualche esempio del recente passato sono i vari Hoffer, Dumitru ecc ecc. Venendo ad oggi il nostro presidente De Laurentiis, da sempre innamorato perso di giovani talenti, vuole infoltire la rosa con alcuni elementi di effettivo valore ma da lanciare nella serie A per la prima volta. Uno di questi campioncini in erba ce lo siamo creato in casa, come direbbero dalle parti di Barcellona, è un prodotto della cantera. Avrete già intuito sicuramente che sto parlando di Lorenzo"il magnifico"Insigne. Nelle passate 2 stagioni sempre alla corte di Zeman, il piccolo folletto Napoletano ha fatto sfraceli sia in lega pro col Foggia, che in B col Pescara. Ha segnato caterve di gol ed adesso il nostro DeLa ha deciso, giustamente a mio modo di vedere, di riportarlo all'ovile. Il suo talento non è in discussione, ha mostrato colpi davvero da grande campione, brevilineo, agile, scattante e dotato di un fiuto del gol a dir poco eccezionale. E' arrivato il momento di fare il gran salto di qualità e dimostrare di che pasta è fatto, il debutto in serie A sembra ormai solo questione di pochi mesi. Con l'inizio del prossimo campionato, Lorenzo riuscirà finalmente a coronare il suo sogno. Quello di vestire la maglia della sua città in quello stadio che da brividi e  pelle d'oca , solamente guardandolo da fuori figuriamoci invece se si è in mezzo al campo sotto gli occhi di tutti. Questo "il magnifico" lo sa bene ma sarà in grado di gestire cotanta pressione? Saprà Mazzarri lanciarlo nella mischia a piccole dosi senza il rischio di bruciarlo?
Verratti 
E' proprio questo il problema non problema delle società Italiane, che non puntano adeguatamente sui giovani per paura di bruciarli, ma viceversa li perdono lo stesso perchè non giocando se ne vanno altrove, spesso anche all'estero, facendo le fortune degli altri. Stesso
Edu Vargas
discorso sta venendo fuori anche per un obbiettivo caldeggiato molto proprio dal DeLa, che ne è innamorato perso! Sto parlando del compagno di squadra di Insigne a Pescara, quel centrocampista dal piede vellutato che risponde al nome di Verratti. Anche in questo caso i colpi sono da campione, non a caso lo cercano grandi club juve in primis. La squadra azzurra ci sta provando a portarlo all'ombra del vesuvio, è sarebbe un gran bel colpo a mio modo di vedere, si garantirebbe una continuità tecnica di livello assoluto per il nostro futuro. Quindi i presupposti per una futura linea verde ci sono tutte, mettendo anche in conto che in rosa ce il pallone d'argento sud americano di nome Edu Vargas, che quest'anno potrebbe( e speriamo anche) finalmente consacrarsi. Quindi dal mio piccolo vorrei esortare Mazzarri a non avere remore, e puntare su questi giovani promettenti e scalpitanti, così magari riusciamo a toglierci qualche altro sassolino dalle scarpe.

lunedì 18 giugno 2012

Uno scugnizzo Slovacco!

Marek Hamsik
Buongiorno amici, negli ultimi giorni come avete potuto vedere non sono riuscito a scrivere nulla e per questo mi scuso. Ma sono stato molto impegnato e veramente mi è mancato il tempo materiale. Comunque tornando a noi, oggi voglio spendere un mio articolino su quello che per miei gusti personali, è il miglior giocatore della nostra squadra. Il nostro Marekiaro Hamsik!
Ma partiamo un pochettino dagli inizi. La storia ci racconta di un Marek poco più che in fasce, all'età di 4 anni, incominciare a tirare i suoi primi calci ad un pallone. Infatti viene iscritto alla sua prima scuola calcio, a soli undici anni durante una partita di campionato, compie un vero e proprio record (tra l'altro ancora oggi imbattuto) mettendo a segno la bellezza di 16 reti. Qualche anno dopo il suo debutto da professionista, avviene con la squadra slovacca dello Slovan Bratislava, da dove poi spiccherà il volo che lo porterà fino all'Italia. L'anno era il 2004 la squadra il Brescia. Eh si, furono proprio le rondinelle a battere la concorrenza e a credere nel talento di Bistryca. Infatti investendo la misera cifra di 60.000€ portano a casa il poco più che diciassettenne Hamsik. Agli inizi fa parte della primavera, ma a fine anno ha anche la gratificazione di esordire con la prima squadra in serie A contro il Chievo. Ma l'anno della consacrazione del giovane slovacco, è il 2005-2006. Il Brescia purtroppo è retrocesso in B e per questo motivo, Marek ha la possibilità di giocare di più e di far vedere a tutti quali siano effettivamente le sue qualità. Si toglie addirittura lo sfizio di segnare il suo primo gol Italiano, niente meno che al Milan (che come tutti noi ben sappiamo, poi diventerà uno dei sui bersagli preferiti) nel Gennaio 2006 in una partita di coppa Italia. Sono molti i club di serie A che mettono gli occhi addosso a questo giovanotto Slovacco, addirittura l'Inter aveva un diritto di prelazione sul suo acquisto. Ma  a spuntarla fu proprio il napoli ed il 28 Giugno 2007 per 5,5 milioni di euro se lo porta a casa.
E' un Hamsik non ancora ventenne quello che approda a Napoli, ricordo ancora il giorno della sua presentazione quel viso poco più che adolescente, che ringraziava l'allora Dg Marino e prometteva di fare il bene della squadra azzurra. Dobbiamo ammettere che il bene del Napoli l'ha fatto e continua a farlo ancora oggi, anzi possiamo tranquillamente affermare che oltre al bene, ha fatto anche la fortuna della squadra di De Laurentiis. Ma vediamo un pochino qualche suo numero.
Il suo primo gol in maglia azzurra, arriva proprio al suo debutto il 15 Agosto 2007 in coppa Italia contro il Cesena, mentre quello in una competizione Europea arriva il 26 Luglio 2008 contro il Panionios, in quella che era l'ormai abolita coppa inertoto. Nel frattempo da quella data ad oggi il nostro Marekiaro, di gol ne ha seganti la bellezza di 50 tondi tondi, e si è tolto anche qualche altra soddisfazione. Come nel 2009 quella di vincere l'oscar del calcio come miglior giovane della serie A,  o come essere inserito dal Times nella lista dei migliori 50 giovani del Mondo, strappando poi un più che ottimo 12° posto. Un'altra data bisogna rammentarla è quella del 13 Marzo 2010, quando batte un altro record, quello che a 22 anni indossando per la prima volta la fascia da capitano, diventa il più giovane capitano azzurro, superando il precedente primato che apparteneva ad Antonio Juliano. Le gesta quelle più recenti ce le ricordiamo tutti, dai gol in Champions contro il Villareal, a quelli di quest'anno che gli hanno permesso, di entrare tra i migliori dieci marcatori della storia partenopea o a quello ancora impresso nella nostra memoria recentissima, il raddoppio in finale di coppa Italia contro la Juventus del 20 Maggio scorso.
Juve-Napoli 2-3
La mia considerazione nei confronti di Marek, è di stima, affidabilità, professionalità e rispetto. Un solo episodio voglio riportare alla mente di voi tifosi come me , riguardo il nostro campioncino slovacco. Un ultima data il 31 Ottobre 2009, il palcoscenico e quello dello stadio Olimpico di Torino, la vittoria in terra piemontese manca da ben 21. Anche quel giorno le cose si misero male, alla metà del secondo tempo eravamo sotto 2-0, ma fu proprio l'estro e la determinazione della nostra stellina slovacca a tirarci fuori dal baratro. Prima accorcia le distanze mettendo dentro un cross preciso di Datolo, poi dopo aver riacciuffato il pareggio sull'ennesima discesa dello stesso Datolo ed un rinvio sgraziato del difensore juventino, dal limite dell'aria lascia partire un tiro secco, preciso e diretto all'incrocio dei pali. Buffon non può fare altro che guardare la palla insaccarsi sconsolato. Li esplose la mia gioa, ma anche di quella di milioni di tifosi come me. E fu proprio li che presi consapevolezza del fatto che Marek Hamsik, sarebbe poi diventato quel campione che è oggi si a dentro che fuori dal campo.
Qualche giorno fa ha rinnovato il contratto col Napoli, giurando amore per la maglia azzurra e dimostrando davvero di avere quell'attaccamento alla maglia, che pochi calciatori al giorno d'oggi hanno, ma soprattutto quel senso di gratitudine nei confronti di quella società, che ha creduto in lui e gli ha permesso di diventare quello che è adesso.
Grazie Marekiaro sei il nostro orgoglio, e la tua classe continuerà ancora per molto ad illuminare il San Paolo ed a darci quelle emozioni che solo tu sei in grado di darci.